Ultime due sessioni di training per gli allievi del summer camp. Da domani iniziano il Festival e le prime partenze.
C’è sempre un senso di grande emozione ed entusiasmo l’ultimo giorno di training: il grande impegno delle due settimane di lavoro trova la sua conclusione; le amicizie ormai consolidate, anche grazie alla pratica, porteranno molti studenti a proseguire la loro permanenza in Giappone facendo insieme una parte del viaggio di ritorno; la forte sensazione di aver vissuto qualcosa di unico fa sperare tutti di riuscire a ritornare almeno un’altra volta…
Il M° Suzuki oggi ha assistito ad entrambe le sessioni di training: voleva vedere quanto fossero progrediti gli allievi e ne è rimasto favorevolmente impressionato. Benché i principi del metodo richiedano anni di pratica, il workshop intensivo a Toga aiuta di norma il gruppo a fare notevoli progressi in pochi giorni. Così è stato anche quest’anno, sebbene molti fossero i principianti che mai avevano praticato il metodo prima di arrivare in Giappone.
Il momento di confronto finale ha fatto emergere due considerazioni fondamentali: la prima è che il training aiuta a creare un senso di comunità profondo, che stimola i singoli a fare del proprio meglio per contribuire al progresso comune; la seconda è che la filosofia del metodo, estromettendo il giudizio e la competitività, insegna sia ai giovani che agli artisti più maturi l’importanza di proseguire il proprio cammino di ricerca senza aver paura di fallire.