Un cucchiaio e due bacchette possono aiutare a comprendere come spesso ciò che è comodo ci sembra progresso ma in realtà lavora contro di noi
Un ospite internazionale siede ad un tavolo della sala da pranzo comune per consumare la colazione: con impegno e per rispetto del luogo in cui si trova, si sforza di mangiare con le bacchette. Alcuni Giapponesi nei tavoli accanto a lui cedono invece alla tentazione della comodità di un cucchiaio: così mangeranno infatti più cibo in meno tempo, in un posto in cui il tempo è una risorsa molto preziosa.
L’occasione fortuita spinge il M° Suzuki ad una riflessione su come civilizzazione e digitalizzazione, nonostante portino con sé innegabili vantaggi, vadano in realtà anche a intaccare la Cultura di una comunità. Apparentemente non c’è nulla di male ad utilizzare qualcosa che semplifichi la vita, ma nel profondo qualcosa va perduto. Ad esempio diffondere la digitalizzazione nei villaggi rurali come il Governo Giapponese vuole fare, non porterà necessariamente reali vantaggi alla popolazione che ci vive, li costringerà semplicemente a passare più tempo in attività secondarie, facendo loro smarrire la connessione che hanno con il proprio territorio e le proprie tradizioni.
La moderna civilizzazione non sta portando le nostre società ad un accrescimento della propria Cultura, al contrario ci sta impoverendo, standardizzando i nostri gusti e livellando le peculiarità di ciascuna regione.
A volte scegliere un cucchiaio, scegliere ciò che è comodo, è l’inizio di un percorso verso lo smarrimento e la disintegrazione della propria Cultura.
Fare Teatro non è una scelta comoda. Per questo fare teatro è fare Cultura.